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Valutazione rischio fulminazione: protezione da scariche atmosferiche

La valutazione del rischio di scariche atmosferiche è un processo fondamentale che definisce la necessità di protezione per qualsiasi struttura che ospiti persone, impianti o beni, inclusi edifici, impianti industriali, strutture commerciali e installazioni offshore. Si tratta di un’analisi obbligatoria secondo la norma CEI EN IEC 62305 che determina la necessità o meno di installare sistemi di protezione contro i fulmini (LPS – Lightning Protection System), scaricatori di sovratensione (SPD – Surge Protection Device) o avvisatori di temporali (TWS – Thunder Warning System). Questa valutazione considera diversi parametri come la posizione geografica, le caratteristiche strutturali dell’edificio, la densità di fulmini al suolo e la tipologia di attività svolta, eventuali rischi di incendio e/o ATEX.

L’obiettivo è dunque quantificare il rischio di fulminazione e stabilire se sono necessarie misure di protezione specifiche per garantire la sicurezza delle persone, la continuità operativa e la protezione di apparecchiature elettroniche sensibili.

Fulminazione diretta e indiretta: rischi e conseguenze

I fulmini costituiscono un rischio significativo, capaci di causare danni estesi a persone, edifici e apparecchiature, con conseguenze che variano da danneggiamento di impianti a in incendi, fino ad esplosioni per zone ATEX. La valutazione del rischio di fulminazione, obbligatoria per legge ai sensi del D.Lgs. 81/08, deve considerare sia la fulminazione diretta sulla struttura o sulle linee elettriche entranti, sia quella indiretta in prossimità della struttura o delle linee elettriche. Questi eventi possono provocare lesioni agli esseri viventi, danni materiali o malfunzionamenti di impianti elettrici ed elettronici.

Tradizionalmente, la norma CEI EN 62305 classificava le perdite in quattro tipologie di rischio: R1 (perdita di vite umane), R2 (perdita di servizio pubblico), R3 (perdita di patrimonio culturale insostituibile) e R4 (perdita economica). Con l’entrata in vigore della nuova edizione CEI EN IEC 62305 Ed. 2025 dal 1° marzo 2025, si assiste a una semplificazione con la classificazione dei rischi in RL1 (esseri viventi) e RL2 (danni materiali). Questa profonda revisione concettuale e metodologica richiede un nuovo calcolo del rischio, e le valutazioni precedenti dovranno essere aggiornate.

Valutazione scariche atmosferiche: adeguamento e conformità

L’adeguamento alla nuova edizione CEI EN IEC 62305 Ed. 2025, in vigore dal 1° marzo 2025, è cruciale per una corretta valutazione dei rischi. Il periodo di transizione fino al 31 ottobre 2027 consente l’uso della precedente edizione, ma dal 1° novembre 2027 la nuova edizione sarà obbligatoria. 

Le significative differenze concettuali e metodologiche richiedono un nuovo calcolo del rischio, non un semplice aggiornamento: lo studio offre supporto specialistico nella valutazione del rischio, nella scelta e nella progettazione dei sistemi di protezione più idonei contro i fulmini. 

Siamo a disposizione per una valutazione accurata del rischio di fulminazione e per l’implementazione di soluzioni di protezione su misura per la tua azienda, garantendo la sicurezza del personale, delle strutture e degli impianti, anche in ambienti a rischio di esplosione (ATEX).


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